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L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 8

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E LE ADI SI APPOGGIARONO AD UN IMPORTANTE ESPONENTE DELL’ORDINE DEI CAVALIERI DI MALTA, CHE E’ INTRECCIATO CON LA MASSONERIA

Su The Pentecostal Evangel del 4 Dicembre 1948 in un articolo dal titolo ‘C’è Maggiore Libertà in Italia’, si legge tra le altre cose: ‘I credenti Italiani stanno godendo di molta più libertà che nel passato per tenere i culti’, riferisce Henry H. Ness, dopo la sua terza visita in Europa quest’estate. ‘In effetti, nelle città più grandi non c’è alcuna persecuzione. Le Assemblee di Dio in Italia stanno compiendo grandi progressi, e le benedizioni del Signore sono sopra di esse in una maniera marcata’. [….] Il Barone William Frary Von Blomberg si è unito al Fratello Ness a Roma, ed assieme si sono consultati con leaders politici e religiosi d’Italia, continuando i loro sforzi per ottenere la completa libertà religiosa per tutti i Protestanti, e specialmente per le Assemblee di Dio […] L’ultima tappa del loro viaggio è stata Lisbona, in Portogallo, dove il Fratello Ness e il Barone Von Blomberg sono stati ricevuti da Sua Maestà, Re Umberto d’Italia; dal Re Carol di Romania; e da alcuni alti funzionari. Il Fratello Ness sente che è stato posto un buon fondamento per un lavoro futuro relativamente all’assicurazione di una maggiore libertà religiosa ai Protestanti d’Europa’ (pag. 10- vedi foto).

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Come si può vedere, già nel 1948 i movimenti massonici a favore delle ADI stavano portando i loro frutti, infatti in base alle parole di Ness nelle città italiane più grandi di fatto la persecuzione non c’era. Altra cosa da tenere ben presente è che nel viaggio accennato nell’articolo tra i leaders religiosi incontrati da Henry Ness ci furono ‘Monsignor’ Domenico Tardini della Segretaria di Stato in Vaticano, e il Nunzio papale in Spagna, mentre tra i leaders politici ci fu anche Myron C. Taylor l’ambasciatore americano in Vaticano (che era un massone).
Ma quello che vorrei rimarcare di questo articolo, è l’apparizione nella storia delle ADI del Barone William Frary Von Blomberg (vedi foto), che permise a Henry Ness di parlare con re e altre autorità del tempo per far avere alle Assemblee di Dio la completa libertà religiosa e questo perchè allora in Italia essendo ancora in vigore la circolare Buffarini-Guidi c’erano alcuni fenomeni di discriminazione verso i Pentecostali. Questo Barone fu presente in Italia nel 1948 al Convegno Nazionale ADI che si tenne nel mese di agosto a Catania durante il quale portò anche lui un messaggio (cfr. Risveglio Pentecostale, Anno III, 1948, n° 5, pag. 8).

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Foto da: http://www.hampton.lib.nh.us/hampton/biog/baronyankee19661066.htm

Chi era costui? Era un personaggio estremamente importante in quei giorni, che aveva rapporti diretti e personali con tanti potenti della terra. Durante la II guerra mondiale ebbe degli incontri anche con Hitler, Hess e Goebbels, cosa questa da lui riferita nel 1942 presso un Rotary Club in America durante un suo discorso che fece infuriare i presenti perchè arrivò a dire che le truppe Naziste erano ben disciplinate ed incapaci di commettere atrocità! (vedi le foto degli articoli di giornali). Blomberg faceva parte del Consiglio di amministrazione dell’International Council for Christian Leadership (ICCL), organizzazione anti-comunista di cui faceva parte anche Henry Ness. Ed era anche membro del Sovrano Ordine di San Giovanni, Cavalieri di Malta, e non un membro qualsiasi perchè era autorizzato a concedere a chi voleva lui (cioè a chi lui considerava essere uno che volesse operare per la pace tra i popoli e le religioni) la Stella o Croce d’Oro dell’Ordine per conto dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Come si può leggere in questo articolo di George Michael (http://www.thegavel.net/lead3.html).

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I Cavalieri di Malta sono una delle più antiche e prestigiose istituzioni cavalleresche esistenti. A differenza di tutti gli altri ordini cavallereschi, esso è allo stesso tempo un ordine religioso della Chiesa Cattolica Romana, un ordine cavalleresco ed un’istituzione ospedaliera e caritativa, e che gode di personalità giuridica internazionale.
Leo Zagami, ex-membro della Loggia P2 di Montecarlo ed ex-Illuminati, a proposito di questo ordine dice quanto segue: ….. il Vaticano ha assolutamente manipolato la II Guerra Mondiale a proprio vantaggio, ed ha anche fatto in modo che, ad esempio, la Corona svedese, e la Svezia non fossero mai toccate durante la II Guerra Mondiale. Ciò avvenne perché il ‘Johanniter Order’, che rappresenta in pratica i Cavalieri di Malta svedesi, era una struttura che dipendeva dalla Germania fino al 1946, per cui, nel corso della II Guerra Mondiale, la Svezia stessa rappresento’ in segreto un’alleata della Germania, tramite questa ‘Commandery’ (Quartier Generale) dei Cavalieri di Malta, che, in ogni caso, dipendeva comunque dal Vaticano. I Cavalieri di Malta hanno sempre avuto il controllo dei paesi protestanti appunto tramite queste confraternite che sono in effetti i “loro” Cavalieri di Malta Riformati (Riforma protestante), i quali sono articolati in un vero e proprio network, definito come “Alleanza dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme” (Giovanni il Battista), e tramite tale ‘Alleanza’ viene “concessa” ad ogni Monarca o Sovrano, all’interno del proprio paese, la possibilita’ di gestire un Ordine specifico dei Cavalieri di Malta che è segretamente manipolato dal Vaticano. Tuttavia, allo stesso tempo, tale Ordine è in apparenza soggetto soltanto al Sovrano di quel dato paese, al Monarca. In realta’, le cose non stanno affatto così, perché in realta’ lo stesso Capo Supremo dei Cavalieri di Malta risiede tradizionalmente a Roma, ha il suo Sovrano Magistero in Via Condotti 68, che è appunto il luogo in cui tale quartier generale è ubicato a Roma, quello di tale Ordine, che è comunemente conosciuto come S.M.O.M. Il Sovrano Militare Ordine di Malta è da sempre alla guida dei servizi di intelligence del Vaticano, ed i suoi membri hanno alle spalle una lunga storia come operatori dell’intelligence vaticana. Essi rappresentano il servizio di punta dell’intelligence, ed al momento il capo Supremo di tale Ordine è Andrew Willoughby Ninian Bertie [1], che è nato il 15 Maggio del 1929, è quindi un uomo piuttosto anziano, ma si tratta dell’attuale 78°, ed inoltre del 3° Gran Maestro dell’Ordine di nazionalita’ britannica, che è tra l’altro il cugino della Regina (d’Inghilterra), mentre la Regina stessa è a capo, naturalmente, del British Commandery con il proprio Ordine di Saint John, per cui è anch’essa connessa a tale network, che, come ho detto, mira a presentare i paesi protestanti come (indipendenti), ed in un certo senso devono apparire indipendenti, ma in realta’ sono sempre e comunque soggetti al Vaticano tramite questo sistema di Monarchi o Sovrani, i quali sono connessi tramite le linee di sangue, ma anche in relazione al fatto che queste stesse linee di sangue siano state “benedette” dal Vaticano, con continuita’ nel tempo, in numerose forme. Il fatto che tali linee di sangue siano controllate dal Vaticano è un fatto che è assolutamente centrale, e queste ultime lavorano collaborando nel quadro del lavoro di intelligence che i Cavalieri di Malta conducono, sempre tenendo presente gli altri Ordini che lavorano comunque per conto del Vaticano. Recentemente, ho ascoltato persone parlare, nei media alternativi, di Nathaniel Mayer Victor Rothschild, che è stato egli stesso un importantissimo membro dei Cavalieri di Malta e che ha sempre svolto attivita’ di intelligence per conto del Vaticano. Mi è addirittura capitato di ascoltare, nei media alternativi, qualcuno affermare che egli sia stato una spia sovietica, insomma, si tratta di affermazioni ridicole. Questo personaggio era il Barone Victor Rothschild, era ovviamente un uomo del Vaticano, un orgoglioso membro di questi Ordini Cavallereschi, i quali, grazie al fatto di beneficiare di speciali denominazioni (status giuridico) in tutto il mondo, principalmente perché si tratta di entita’ sovrane in base al Diritto Internazionale, elemento che implica una serie di diritti e di benefici fiscali che forniscono una vasta serie di possibilita’ operative a questi criminali che sono parte degli Illuminati e che giocano sull’elemento caritatevole per coprire una serie di altri elementi. In effetti, ufficialmente, i Cavalieri di Malta sono una “Associazione Caritatevole”, mentre in realta’ includono personaggi come quelli con cui io stesso lavoravo, quali Licio Gelli, Ezio Giunchiglia e tutti i diversi personaggi che facevano parte della P2, che è stata una fondamentale ‘Commandery’, in un certo senso, anche perché la stessa Loggia di Montecarlo rappresenta in realta’ una ‘Commandery segreta’ dei Cavalieri di Malta e…’ (http://connessionecosciente.wordpress.com/)

[1] Andrew Bertie è morto il 7 febbraio 2008 e al suo posto ora c’è Matthew Festing che è stato eletto Principe e Gran Maestro dell’Ordine di Malta l’11 marzo 2008 dal Consiglio Compito di Stato del Sovrano Ordine.

Dunque, i Cavalieri di Malta sono oltre che dipendenti dal Vaticano (sotto stretto controllo dei Gesuiti), anche collusi con la Massoneria e difatti tra i suoi membri ci sono molti massoni ed anche non pochi Illuminati (a conferma di ciò si veda questa parziale lista di membri dei Cavalieri di Malta sul sito ‘Bible Believers’ – http://www.biblebelievers.org.au/kmlst1.htm). A conferma di questo legame tra Cavalieri di Malta e Massoneria, ecco quello che dice il giornalista Ferruccio Pinotti: ‘Secondo Pio XII, i Cavalieri di Malta erano la longa manus della massoneria in Vaticano, tanto che formò una commissione incaricata di sciogliere l’Ordine. Che si salvò grazie alla morte del Pontefice tradizionalista e all’avvento di Giovanni XXIII, un Papa accusato di simpatie «massoniche» che approvò le costituzioni dell’Ordine decretando la fine della commissione. Quindi i Cavalieri di Malta sono sempre stati percepiti come uno snodo importante tra la finanza massonica e quella vaticana’ (Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, pag. 415). Peraltro, nei Cavalieri di Malta negli anni ’40 c’erano anche non pochi agenti segreti americani.

Ecco il Barone Frary Von Blomberg nel 1976 vestito da Cavaliere di Malta
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Anche i Cavalieri di Malta quindi operano in vista del raggiungimento del Nuovo Ordine Mondiale. E difatti il Barone Von Blomberg aveva come obbiettivo proprio un nuovo ordine mondiale, infatti nel febbraio 1952 ebbe ad affermare: ‘E’ troppo tardi per le persone per discutere se essi sono Protestanti o Cattolici. Essi devono lavorare assieme [nde: contro il comunismo, perchè il Barone era questo che si proponeva per sua stessa ammissione]. Le persone all’estero stanno pregando per un risveglio mondiale della Cristianità. Un tale risveglio potrebbe offrire la scintilla di cui c’è bisogno per ri-unire il mondo’ (‘It’s too late for people to argue about whether they are Protestant or Catholic. They must work together. People abroad are praying for a world revival of Christianity. Such a revival could provide the spark needed to re-unite the world.’ http://www.hampton.lib.nh.us/hampton/biog/baronvonblomberg.htm).
Non sorprende dunque sapere che nel 1957 il Barone William Frary Von Blomberg ebbe un ruolo fondamentale nella creazione della World Fellowship of Religions (Comunione Mondiale delle Religioni), che come disse il mistico indiano Kirpal Singh (1894-1974) – che ne fu il primo presidente e che nel 1962 fu il primo dei ‘non cristiani’ a ricevere la Stella d’Oro dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Cavalieri di Malta), proprio dal Barone Frary Von Blomberg – ha come scopo quello ‘di portare assieme tutti i figli di Dio mentre rimangono nella loro religione’ (http://sant-kirpal-singh.org/). A proposito della prima conferenza del WFR, tenutasi a Nuova Delhi nel 1957, va detto che vi partecipò Pandit Jawaharlal Nehru, il primo ministro dell’India che fece un breve discorso in cui approvò gli scopi e gli ideali del WFR. Poi, Kirpal Singh richiese al Barone von Blomberg di accettare il Segretariato, cosa che lui fu ben lieto di accettare. Più tardi il Barone sarà eletto co-presidente del WFR.
Ma c’è dell’altro da dire su questo Barone, e cioè che nel 1955 il falso profeta Kirpal Singh lo iniziò alla Scienza dell’Anima, che è una teoria della filosofia indiana che lui insegnava e che afferma che come uomini noi siamo tutti uno, e Dio è all’interno di ogni uomo, del suo io, e per entrare in contatto con Dio quindi bisogna cercarlo al proprio interno con l’aiuto di un Maestro. E questa sarebbe una vecchia verità che di tanto in tanto dei Maestri hanno insegnato, tra i quali Gesù, Maometto, e poi anche Kirpal Singh, che si considerava un perfetto Maestro! Quindi tutti gli uomini, siano essi Buddisti, Mussulmani, Induisti, Cristiani, fanno parte tutti di una stessa famiglia. Anche Gesù, in quanto parte di questa lista di Maestri, diceva: ‘L’intera l’umanità è la mia famiglia’! Ecco quali diavolerie insegnava questo Kirpal Singh, e che furono abbracciate dal Barone von Blomberg! (http://www.kirpalsingh-teachings.org/).
Per il Barone sostanzialmente, Gesù Cristo non era altro che uno dei Maestri che ha insegnato agli uomini come cercare e trovare Dio!
Quando dunque si sente dire che il Barone si convertì al Vangelo (nel 1948), bisogna assolutamente diffidare di questa sua conversione, perchè questo Barone ha tutte le caratteristiche di un falso convertito infiltratosi nell’ambiente Evangelico Pentecostale, e questo lo dico anche perchè nel resoconto dell’iniziazione alla Scienza dell’Anima che ricevette questo Barone si legge quanto segue: ‘Ha detto che praticamente conosce tutto di tutte le religioni, ma non aveva mai visto la luce interna o il suono interno e perciò voleva l’iniziazione’ (http://www.ruhanisatsangusa.org/tours/55/SS55_11.htm – He said he know practically everything about all religions, but had never seen the inner light or sound and so wanted initiation). Ed oltre a ciò in un intervista al Barone apparsa sul New York Times egli viene definito ‘un cattolico romano’ (‘Yankee Baron With a Mission’ in New York Times, 28 Settembre 1965). E non poteva essere altrimenti, visto che l’Ordine dei Cavalieri di Malta a cui apparteneva il Barone von Blomberg era un ordine cattolico! E quindi il pastore pentecostale Henry Ness viaggiava con un elemento molto pericoloso per la Chiesa dell’Iddio vivente e vero, e lo riuscì a introdurre anche in mezzo alle Assemblee di Dio in Italia dove lo accolsero come un fratello!
Voglio ora dire qualcosa sull’l’incontro che Ness ebbe con il re Umberto d’Italia in Portogallo. Qualcuno si domanderà come mai si rese necessario quell’incontro. Bene la ragione è perchè Re Umberto II (1904-1983), ultimo Re d’Italia, era un cattolico praticante ed estremamente fervente e in ottimi rapporti con il Vaticano. Infatti alcuni giorni prima che il re Umberto II andasse in esilio in Portogallo (il re lasciò l’Italia il 13 giugno 1946) fu aiutato economicamente da Pio XII, in quanto ricevette un cospicuo prestito in contanti di vari milioni di Lire dell’epoca, concesso nell’ultima visita a Umberto II da Pio XII, la sera del 7 giugno 1946. Prestito, che fu elargito, per provvedere alle prime necessità dell’esilio, e fu consegnato in un pacchetto dallo stesso Pio XII al Ministro della casa reale, marchese Falcone Lucifero con questo messaggio: – Lo consegni al re. La provvidenza pensa che sarà molto utile -.

In questa foto presa dal Citizen of India del 14 Settembre 1962, potete vedere il Barone Von Blomberg dare al falso profeta Kirpal Singh la stella d’oro dell’Ordine di Malta.
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Una conferenza di tutte le religioni tenutasi a Düsseldorf (Germania) nel Giugno 1963, in cui erano presenti il barone Von Blomberg e il suo intimo amico Kirpal Singh. Blomberg è in fondo alla vostra destra. Sarebbe lui il barone convertito all’Evangelo di cui parla Risveglio Pentecostale che viaggiava con Henry Ness e che era presente al Convegno Nazionale ADI del 1948!
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Agosto 1963: il barone von Blomberg e Kirpal Singh hanno un’udienza con Paolo VI. I due viaggiavano spesso assieme per cercare di unire tutte le religioni.
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I delegati che parteciparono negli anni ’60 ad una World Religion Conference a Nuova Delhi, tra i quali al centro il Barone Blomberg con al suo fianco il suo amico e fratello Kirpal Singh!
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Articolo di giornale apparso sul Syracuse Post Standard del 27 Marzo 1965 in cui si parla della Conferenza Mondiale delle Religioni tenutasi a Nuova Delhi nel 1965, in cui fu fatto un appello affinchè tutte le persone che credono in un Essere Supremo ‘forgino collegamenti spirituali di unità’, e in cui il Barone ebbe ad incitare tutti i leaders religiosi a cercare una comprensione maggiore, e ‘lavorare assieme verso la pace mondiale, trovare maniere per affrontare gli urgenti problemi mondiali, e manifestare tolleranza gli uni verso gli altri’ e poi disse che la presenza a quella Conferenza di Cristiani, Ebrei, Mussulmani, Induisti, Gianisti, Buddisti, e rappresentanti di altre religioni, hanno reso l’assemblea una ‘Nazioni Unite delle Religioni’.
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L’articolo apparso sul Dunkirk Evening Observer il 13 Novembre 1942 e quello sul Pittsfield Berkshire Evening Eagle il 16 Novembre 1942, in cui vengono riportate le sconcertanti parole del Barone Von Blomberg, pronunciate in un Rotary Club e quindi in seno ad una associazione filo massonica, secondo cui le truppe naziste erano incapaci di commettere atrocità!
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L’articolo su Risveglio Pentecostale in cui viene riportata la presenza del Barone Von Blomberg al Convegno Nazionale ADI di Catania nel 1948. Blomberg viene fatto passare per ‘convertito all’Evangelo’ ma in effetti era un cattolico romano che diventò discepolo del falso profeta Kirpal Singh.

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UNA VOCE FUORI DAL CORO

E’ interessante notare che in quegli anni in mezzo a tutti questi movimenti intrapresi sia dalle Assemblee di Dio in Italia che quelle negli USA, che si proponevano di fare appello alle autorità governative e a quelle religiose per far smettere la persecuzione contro le Chiese Pentecostali in Italia, si levò ufficialmente una voce contraria a queste iniziative durante una conferenza mondiale pentecostale. Questo lo riporta la rivista Heritage delle Assemblee di Dio Usa, infatti nel resoconto della Terza Conferenza Mondiale delle Chiese Pentecostali tenutasi nel 1952 a Londra – alla quale erano anche presenti in rappresentanza delle ADI Umberto Gorietti, Paolo Arcangeli, Vincenzo Federico e Francesco Toppi – viene detto che la mattina del 2 Luglio si discuteva su ‘La libertà religiosa e la persecuzione’ e ‘la delegazione dall’Italia commuove tutti i cuori’ e dopo che un fratello Inglese espresse la volontà che la Conferenza mandasse immediatamente una delegazione al Cardinale della Chiesa Cattolica Romana, la Conferenza decise di stabilire un Comitato di tre membri, assieme ad una Assemblea Consultiva di altri quattro membri, per presentare rimostranze formali a nome dei Movimenti Pentecostali Mondiali agli appropriati dipartimenti di Governo; ma dopo di ciò viene detto che un delegato affermò che noi dovremmo sopportare la persecuzione senza fare alcun tentativo di mitigarla tramite approcci all’autorità costituita (Heritage, Vol. 22, n° 1, Primavera 2002, pag. 12 – vedi foto). Ma naturalmente quelle parole sagge non furono ascoltate. Provo ad immaginare con quale spirito possano essere state prese quelle parole dagli ‘illustri’ delegati italiani conoscendo lo spirito delle ADI!

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SULL’ALLEANZA DELLE ADI CON LA MASSONERIA NEL SECONDO DOPOGUERRA PER USCIRE DALLA PERSECUZIONE

Voglio tornare e insistere sul coinvolgimento della massoneria nelle vicende delle Assemblee di Dio in Italia nel dopoguerra – coinvolgimento che si prefiggeva la fine della persecuzione contro le ADI – perchè lo ritengo molto importante, e voglio fare a tale riguardo cinque considerazioni.
La prima considerazione che voglio fare è la seguente. E’ fuori dubbio che le ADI, nel secondo dopoguerra, tramite il presidente Umberto Gorietti (spalleggiato da Roberto Bracco che era il segretario, Aurelio Pagano che era il tesoriere, e Vincenzo Federico e Francesco Testa che erano consiglieri), si sono appoggiate alla massoneria al fine di ottenere la cosiddetta libertà religiosa. Come è anche fuori dubbio che dei massoni sono penetrati in mezzo al Movimento Pentecostale proprio tramite i dirigenti delle ADI. Frank Gigliotti per esempio, è stato in mezzo a Chiese Pentecostali in Italia ed ha avuto contatti con pastori pentecostali. Questo si evince anche da un suo rapporto pubblicato dalle Assemblee di Dio USA nell’aprile 1948 (The Pentecostal Evangel, 24 Aprile, 1948, pag. 9 – vedi foto).

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Gigliotti dice infatti nel suo rapporto che lui ha visto e sentito personalmente i fratelli italiani predicare Cristo in tempo e fuori tempo, sotto la persecuzione fascista, e poi afferma anche: ‘Sento che il popolo Cristiano in America dovrebbe sapere che il Fratello Gorietti, il leader del Movimento Pentecostale in Italia, è stato in prigione diciotto volte a causa di Cristo ….’. E’ evidente dunque che Gigliotti è stato accolto in seno a diverse Chiese Pentecostali, ed ha avuto dei rapporti personali con dei pastori, tra cui Umberto Gorietti. Se si considera dunque che quel falso fratello Gigliotti – che si presentava come pastore evangelico – oltre che un esponente di spicco della massoneria americana, era anche un agente della CIA, nonché amico di mafiosi, la cosa non può che rattristare e turbare profondamente. E siamo persuasi che dal momento che le ADI si sono appoggiate ai massoni, nelle ADI è entrato lo spirito massonico, che è uno spirito diabolico. Peraltro questo modo di comportarsi firmato ADI fa chiaramente capire che le ADI sono disposte e pronte a mettersi con gli infedeli – ossia i nemici di Dio, perchè i massoni sono tali – per realizzare i loro obbiettivi, il che mostra il loro carattere spirituale ribelle.
La seconda considerazione è questa. Abbiamo visto che il massone Frank Bruno Gigliotti quando si mobilitò a favore della Massoneria Italiana per farle ottenere il riconoscimento di quella americana e recuperare Palazzo Giustiniani (recupero che avvenne nel 1960), impose delle condizioni alla Massoneria Italiana. Tra le condizioni che Gigliotti aveva posto al GOI per avere il riconoscimento della Massoneria USA e quindi disporre dell’appoggio americano per riavere quel Palazzo c’era quella ‘di consentire la formazione in Italia di Logge americane extraterritoriali’ (cfr. Mario Guarino e Fedora Raugei, Gli anni del disonore, pag. 46 – 47), nonchè il riconoscimento di una loggia segreta siciliana, come dice il giornalista Antonio Nicaso: ‘Gigliotti aveva un tale peso da costringere la massoneria italiana – appena riemersa dopo le ostilità del fascismo – ad accogliere tra le proprie fila la loggia segreta del principe palermitano Alliata di Monreale in cambio della restituzione di Palazzo Giustiniani’ (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, pag. 525). Ora, abbiamo visto che i massoni Frank Gigliotti e Charles Fama – su pressione delle ADI – si misero in moto per aiutare le ADI, e tra i due il più potente era Gigliotti che era anche amico di mafiosi. La spontanea domanda che uno si fa a questo punto è: Che cosa si sono detti in segreto o in privato i dirigenti delle ADI con il massone e agente CIA Frank Gigliotti, che le Chiese delle ADI devono sapere? Domandiamo questo perchè da un personaggio come Gigliotti – come anche dai dirigenti ADI – c’è da aspettarsi di tutto. Comunque sia, siamo pienamente persuasi che le ADI appoggiandosi ai massoni siano cadute nel laccio della Massoneria, e quindi nel laccio del diavolo. E che sia così, lo si avverte a livello spirituale.
La terza considerazione è la seguente. E’ evidente che tramite Frank Gigliotti, Gran Maestro onorario del GOI, si è venuto ad instaurare un legame spirituale tra la Massoneria e le ADI, e difatti sia Luigi Preti, che era massone, che il partito PSLI (poi PSDI) di Giuseppe Saragat sorto per opera della Massoneria, hanno appoggiato le ADI. E siamo persuasi che questo appoggio massonico ha continuato nel tempo. E questa cosa inquieta molto, come inquieta molto anche il fatto che ad un certo punto in Italia il posto di Frank Gigliotti fu preso dal massone Licio Gelli. Giudicate voi.
La quarta considerazione è questa. E’ evidente che quando dei pastori agiscono come hanno agito Gorietti, Bracco e tutti gli altri, che hanno cercato l’appoggio della Massoneria e del Vaticano per uscire dalla persecuzione, ciò significa che essi sono dei RIBELLI perchè violano dei comandamenti della Parola: il primo è quello di riporre la propria fiducia in Dio, secondo che è scritto nei Salmi: “O voi che temete l’Eterno, confidate nell’Eterno!” (Salmo 115:11), e il secondo quello di non riporla nell’uomo, secondo che è scritto: “Non confidate nei principi, né in alcun figliuol d’uomo, che non può salvare” (Salmo 146:3). Ma ve li immaginate gli apostoli andare a fare pressioni sulle autorità politiche o religiose del loro tempo, per implorarle di far smettere la persecuzione contro di loro? O cercare l’appoggio di individui strani e collusi con la malavita o con fazioni politiche dell’ ‘opposizione’ per cercare di uscire dalla persecuzione? Io neppure me li immagino fare una cosa del genere, anche perchè essi si rallegravano di essere reputati degni di essere vituperati e perseguitati per il nome di Cristo e si compiacevano nelle persecuzioni che subivano a cagione di Cristo perchè sapevano che quando erano deboli allora erano forti e la potenza di Cristo si manifestava in loro (cfr. Atti 5:40-41; 2 Corinzi 12:10). Ecco perchè non cercarono mai di fare pressioni sulle autorità di allora o di cercare il loro favore per uscire dalla persecuzione, anzi sopportarono con pazienza le sofferenze. Ma nelle ADI la Parola viene rigettata. Mentre viene accettata la massima antibiblica ‘aiutati che Dio ti aiuta’ che significa ‘mettiti a confidare nell’uomo, e poi vedrai che Dio interverrà’, che poi nella pratica si manifesta col ricorrere ad ogni mezzo pur di raggiungere il proprio obbiettivo perchè per costoro ‘il fine giustifica i mezzi’. E nelle ADI si alleerebbero persino con il diavolo in persona pur di raggiungere i loro obbiettivi ‘a maggior gloria di Dio’, in quanto oltre allo spirito massonico, c’è quello gesuita!
La quinta considerazione è collegata alla precedente, e cioè alla sopportazione delle sofferenze. Leggendo il libro degli atti degli apostoli, che documenta la storia della Chiesa nel primo trentennio dopo l’assunzione di Gesù in cielo, non si può non vedere che i santi furono perseguitati ed anche duramente. Anche leggendo le epistole si può vedere chiaramente questo. I santi erano perseguitati da quelli di fuori, perchè il mondo avvertiva che essi non facevano parte del mondo, perchè testimoniavano del mondo che le sue opere erano malvage, e allora li perseguitava. Come si comportarono i santi servitori di Cristo verso di loro? Cosa fecero per i santi? Quali parole rivolsero loro? Cercarono forse di contattare le autorità politiche o religiose del tempo per far smettere la persecuzione contro i santi? No, semmai li esortarono a sopportare le sofferenze con pazienza, a rallegrarsi in mezzo ad esse, e a perseverare nella fede, e li elogiarono per il fatto che partecipavano alle sofferenze di Cristo. Ecco le loro parole.
L’apostolo Paolo ai santi di Roma: “siate …..pazienti nell’afflizione” (Romani 12:12); ai santi di Filippi: “Soltanto, conducetevi in modo degno del Vangelo di Cristo, affinché, o che io venga a vedervi o che sia assente, oda di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo assieme d’un medesimo animo per la fede del Vangelo, e non essendo per nulla spaventati dagli avversarî: il che per loro è una prova evidente di perdizione; ma per voi, di salvezza; e ciò da parte di Dio. Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui, sostenendo voi la stessa lotta che mi avete veduto sostenere, e nella quale ora udite ch’io mi trovo” (Filippesi 1:27-30); ai santi di Tessalonica: “E voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la Parola in mezzo a molte afflizioni, con allegrezza dello Spirito Santo; talché siete diventati un esempio a tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. …. Poiché, fratelli, voi siete divenuti imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella Giudea; in quanto che anche voi avete sofferto dai vostri connazionali le stesse cose che quelle chiese hanno sofferto dai Giudei …. Perciò, non potendo più reggere, stimammo bene di esser lasciati soli ad Atene; e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nella propagazione del Vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede, affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste afflizioni; poiché voi stessi sapete che a questo siamo destinati. Perché anche quando eravamo fra voi, vi predicevamo che saremmo afflitti; come anche è avvenuto, e voi lo sapete. Perciò anch’io, non potendo più resistere, mandai ad informarmi della vostra fede, per tema che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse riuscita vana. Ma ora che Timoteo è giunto qui da presso a voi e ci ha recato liete notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che serbate del continuo buona ricordanza di noi bramando di vederci, come anche noi bramiamo vedervi, per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre distrette e afflizioni, mediante la vostra fede; perché ora viviamo, se voi state saldi nel Signore …. noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle afflizioni che voi sostenete. Questa è una prova del giusto giudicio di Dio, affinché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche patite. Poiché è cosa giusta presso Dio il rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, requie con noi, quando il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza” (1 Tessalonicesi 1:6-7; 2:14; 3:1-8; 2 Tessalonicesi 1:4-9); a Timoteo: ” soffri anche tu per l’Evangelo, sorretto dalla potenza di Dio …. Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù …. soffri afflizioni” (2 Timoteo 1:8; 2:3; 4:5).
Lo scrittore agli Ebrei: “Ma ricordatevi dei giorni di prima, quando, dopo essere stati illuminati, voi sosteneste una così gran lotta di patimenti: sia coll’essere esposti a vituperio e ad afflizioni, sia coll’esser partecipi della sorte di quelli che eran così trattati. Infatti, voi simpatizzaste coi carcerati, e accettaste con allegrezza la ruberia de’ vostri beni, sapendo d’aver per voi una sostanza migliore e permanente. Non gettate dunque via la vostra franchezza la quale ha una grande ricompensa! Poiché voi avete bisogno di costanza, affinché, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate quel che v’è promesso” (Ebrei 10:32-36).
Giacomo disse agli eletti: “Fratelli miei, considerate come argomento di completa allegrezza le prove svariate in cui venite a trovarvi, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia appieno l’opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti ….. Prendete, fratelli, per esempio di sofferenza e di pazienza i profeti che han parlato nel nome del Signore. Ecco, noi chiamiam beati quelli che hanno sofferto con costanza. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e avete veduto la fine riserbatagli dal Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso. …. C’è fra voi qualcuno che soffre? Preghi.” (Giacomo 1:2-4; 5:10-11,13).
Pietro disse ai santi: “Nel che voi esultate, sebbene ora, per un po’ di tempo, se così bisogna, siate afflitti da svariate prove, affinché la prova della vostra fede, molto più preziosa dell’oro che perisce, eppure è provato col fuoco, risulti a vostra lode, gloria ed onore alla rivelazione di Gesù Cristo; il quale, benché non l’abbiate veduto, voi amate; nel quale credendo, benché ora non lo vediate, voi gioite d’un’allegrezza ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime ….. Poiché questo è accettevole: se alcuno, per motivo di coscienza davanti a Dio, sopporta afflizioni, patendo ingiustamente. Infatti, che vanto c’è se, peccando ed essendo malmenati, voi sopportate pazientemente? Ma se facendo il bene, eppur patendo, voi sopportate pazientemente, questa è cosa grata a Dio. Perché a questo siete stati chiamati: poiché anche Cristo ha patito per voi, lasciandovi un esempio, onde seguiate le sue orme; egli, che non commise peccato, e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode; che, oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; che, soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva nelle mani di Colui che giudica giustamente; ….. E chi è colui che vi farà del male, se siete zelanti del bene? Ma anche se aveste a soffrire per cagion di giustizia, beati voi! E non vi sgomenti la paura che incutono e non vi conturbate; anzi abbiate nei vostri cuori un santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza; onde laddove sparlano di voi, siano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. Perché è meglio, se pur tale è la volontà di Dio, che soffriate facendo il bene, anziché facendo il male. …. Diletti, non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasiché vi avvenisse qualcosa di strano. Anzi, in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevene, affinché anche alla rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi giubilando. Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi! perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su voi. Nessun di voi patisca come omicida, o ladro, o malfattore, o come ingerentesi nei fatti altrui; ma se uno patisce come Cristiano, non se ne vergogni, ma glorifichi Iddio portando questo nome. Poiché è giunto il tempo in cui il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio? E se il giusto è appena salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, raccomandino le anime loro al fedel Creatore, facendo il bene ” (1 Pietro 1:6-9; 2:19-23; 3:13-17; 4:12-19).
Alla luce di quanto dice la Scrittura, quindi, e raffrontando il comportamento dei santi uomini di Dio con quello dei pastori delle ADI nel dopoguerra, dobbiamo dire che c’è un abisso tra i due comportamenti. A proposito: ma vi risulta che mentre Saulo da Tarso devastava la Chiesa e metteva in prigione i santi, e alcuni di loro venivano messi a morte a motivo di Cristo, gli apostoli o gli anziani delle Chiese si mobilitarono per presentare le loro formali proteste alle autorità del tempo, per far cessare la persecuzione contro la Chiesa ed ottenere ‘la libertà religiosa’? A noi non risulta. E vi risulta forse che quando l’apostolo Pietro fu messo in carcere, gli apostoli e gli anziani delle Chiese si mobilitarono contro le autorità politiche e religiose del tempo, per fare pressione su di esse per indurle a far liberare Pietro? A noi non risulta, ma risulta che la Chiesa si mise a pregare fervidamente per Pietro (Atti 12:5), e Dio rispose loro liberando Pietro mediante un angelo! Ma nel caso dei pastori delle ADI, ci troviamo davanti a uomini che hanno deciso di non seguire le orme dei santi antichi. Ecco perchè questa netta differenza comportamentale.
Che quadro desolante e sconcertante! E’ veramente triste sapere che le Chiese Pentecostali ad un certo punto hanno cominciato a non reputare più un onore essere reputate degne di essere perseguitate a motivo di Cristo, e si sono appoggiate ai massoni per uscire dalla persecuzione, e che peraltro questo appoggio da loro ricercato con tutte le loro forze è stato tenuto nascosto dai pastori alla fratellanza. Ma ora la loro ribellione è manifesta e rimarrà come un marchio di infamia per loro. E badate che la ribellione alla Parola di Dio si paga caramente con Dio, e difatti le ADI sono cadute nel laccio degli uomini, ed hanno perso la libertà spirituale, già proprio la libertà spirituale che Cristo ci ha comprato con il suo sacrificio, loro l’hanno persa in cambio della fine della persecuzione o meglio dell’ottenimento della cosiddetta libertà religiosa. E chi non vede questo? Solo un cieco può non vederlo. E purtroppo di ciechi ce ne sono tanti, soprattutto nelle ADI.
Qui dunque le cose perverse agli occhi di Dio sono diverse, e sono collegate e intrecciate tra di esse. E sono cose gravissime, che non rimangono impunite da Dio. Qui ci troviamo davanti a chiese che hanno rigettato la Parola di Dio, coprendo e giustificando questo loro rigetto con abili sofismi, che purtroppo tanti hanno accettato. Questi ribelli infatti parlano della cosiddetta libertà religiosa, e della lotta da loro intrapresa nel secondo dopoguerra per ottenerla. Ma io dico: ‘Ma quando mai i santi antichi organizzarono o promossero proteste pubbliche contro le autorità politiche o religiose del loro tempo perchè ricevevano torti e persecuzioni e vessazioni a motivo della loro fede in Cristo, facendo pressioni di svariato genere su di esse per ottenere la fine della persecuzione nei loro confronti?’ E perchè mai quindi oggi i santi dovrebbero intraprendere questa lotta in quelle nazioni dove vengono perseguitati a motivo della loro fede? La verità è che questa lotta non fa parte del buon combattimento che noi discepoli di Cristo siamo chiamati a combattere, eppure le ADI presentano tutte le loro lotte intraprese nel dopoguerra per ottenere la fine della persecuzione nei loro confronti come il buon combattimento che ogni Cristiano in mezzo alla persecuzione dovrebbe intraprendere! Che stoltezza! E tutta questa loro lotta non è altro che la conseguenza del loro rigetto di compiacersi e rallegrarsi nelle afflizioni e persecuzioni a motivo di Cristo, e quindi ‘il peccato originale’ è proprio questo. Siamo quindi davanti a persone per le quali certe parti della Scrittura non valgono NULLA e le sprezzano, anzi se potessero le toglierebbero dalla Bibbia, tanto sono diventati ostinati e caparbi. E dato che Paolo diceva che chi sprezzava i suoi precetti – ma possiamo aggiungerci anche i precetti dati da Giacomo e Pietro – non sprezzava un uomo ma Dio, e tra questi precetti ci sono quelli che vi ho citato prima che riguardano l’afflizione e la persecuzione, possiamo dire che le ADI sprezzano Dio, ma riescono a coprire abilmente questo loro sprezzo. Ma Dio è giusto, ed ha promesso di avvilire quelli che lo sprezzano, e questo sappiamo è già avvenuto tante volte e continuerà ad avvenire. A Dio sia la gloria ora e in eterno. Amen.

Dal mio libro ‘La Massoneria smascherata’ (pag. 557-574)


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